Adeguamento Attività commerciali Fase 2

Le parole di Giuseppe Conte, riferite ieri, 21 Aprile 2020, al Senato e alla Camera, introducono le misure di sicurezza che il Governo chiederà a tutti gli Italiani e in particolare alle imprese che torneranno presto operative, seppur con tante nuove regole da rispettare per il contrasto al Coronavirus. Ci occupiamo, in questo articolo, di tutto ciò che concerne le misure di distanziamento sociale che le attività commerciali saranno chiamate a “far rispettare” ai propri clienti.

“Mascherine e distanziamento sociale fino all’arrivo di un vaccino”.

Il protocollo attualmente in Vigore

“Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali”.

Tale protocollo, contiene appunto delle linee guida per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

Il protocollo consiste dunque in un piano d’azione condiviso, articolato in 13 punti. Di seguito una guida che abbiamo pubblicato qualche giorno fa.

Chiariamo alcuni Punti che interessano tutti

1. Informare dipendenti e Clienti

L’azienda è tenuta ad informare, chiunque entri nei proprio locali, sulle disposizioni in materia sanitaria e di logistica interna. L’informativa deve pervenire sia al personale lavoratore che ad eventuali clienti o fornitori.

In particolare, le informazioni riguardano: 

  • L’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
  • Mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene
  • Informare il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.
  • Corretto utilizzo dei DPI e in particolare mascherine e guanti (in alcuni casi anche occhiali o visori)

Come devo/posso comunicare l’invito a rispettare tali regole?

Premesso che la normativa non ci dice (e non ci dirà) quali sono i metodi utilizzabili, ciò che è sicuro è e sarà l’obiettivo da raggiungere. Alcune possibilità sono:

2. Logistica interna e ingrasso dei fornitori

  • Individuare procedure di ingresso, transito e uscita dei fornitori esterni in modo da ridurre le occasioni di contatto con il personale dell’azienda
  • Se possibile, gli autisti dei mezzi devono rimanere a bordo. Per le attività di carico / scarico deve sempre essere rispettata la distanza di 1 metro. 
  • Per tutto il personale esterno (fornitori, trasportatori…) è fatto divieto di utilizzo dei servizi igienici del personale aziendale. Prevedere servizi igienici a parte.
  • Va ridotto il più possibile l’accesso ai visitatori esterni o comunque va gestito in maniera tale da non creare assembramenti mantenendo sempre la distanza di sicurezza.
  • Tutte le norme citate valgono anche per le aziende in appalto.
  • Attenzione particolare agli spazi comuni come mense, spogliatoi o aree fumatori. Anche qui distanze di sicurezza assicurate e areazione sostenuta. Tempi di permanenza ridotti.

Come devo/posso comunicare l’invito a rispettare tali regole?

  • Sarà possibile farlo attraverso apposita segnaletica interna, applicabile sul pavimento o su muri.
  • Utili potrebbero essere totem espositori o pannelli
  • Elimina code, con nastro separatore, per indirizzare clienti e personale evitando assembramenti
  • Schermi protettivi da banco in plexiglass per limitare lo scambio di particelle organiche.

3. Dispositivi di Protezione e Igiene Personale

  • L’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo di Regolamentazione è fondamentale e, vista l’attuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio. Per questi motivi: 
  1. Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. 
  2. Data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria.
  3. E’ favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf) 
  • Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie. 

Attenzione. Le nuove disposizioni saranno, presumibilmente, indicate dal Governo entro questo fine settimana, con una descrizione completa delle misure che verranno adottate per la fase 2. La fase 2 potrebbe durare mesi.

Ti consigliamo di leggere:

RISTORANTI E CORONAVIRUS. CHE SUCCEDE?

I KIT PER LA RIAPERTURA PENSATI DA STAMPEGRAFICA

UNA GUIDA UTILE SULLE MASCHERINE

IL FOOD DELIVERY SALVERA’ I RISTORANTI?

Fonti ed Approfondimenti. MINISTERO DELLA SALUTEADATTARE IL LAVORO – FONTE INAIL

Commenta con Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *